Interdisziplinarität der Gesetzesevaluation
Riassunto : Interdisciplinarità della valutazione legislativa
Le condizioni di lavoro della moderna legislazione sono il prodotto di un mutamento del carattere e della funzione del diritto nello stato assistenziale. Mentre agli inizi del nostro secolo Max Weber ne elencava le qualità formali - constatate e certificate - oggi il diritto ha sviluppato, in un contesto di costanti e massicci interventi su sottosistemi sociali, un duplice carattere: quale giustizia istituzionalizzata e quale mezzo di intervento sociale. La legislazione deve dimostrare nello stato assistenziale · di essere fondata su basi razionali e motivate: di riflesso deve così rispondere anche ad esigenze di metodo più elevate. Perché l'ordinamento dello stato sociale sia in condizione di rispondere adeguatamente a necessità di comunicazione e coordinamento sociale, superando le molteplici difficoltà d'accesso ai sottosistemi social tenendo conto delle interrelazioni tra questi sottosistemi e tentando di evitare incongruenze strutturali ai margini di tali sistemi : occorre mettergli a disposizione conoscenze scientifiche elaborate in modo metodicamente attendibile. La tesi è imperniata su un'ipotesi fondata su due constatazioni:
1) La valutazione legislativa è diventata una componente funzionale del processo di legislazione nello stato assistenziale. Se questa venisse a mancare, sussisterebbe il pericolo che le premesse di efficacia e legittimità insite nelle leggi non vengano adempiute.
2) La valutazione legislativa può adempiere il ruolo funzionale attribuitole nel processo di legislazione solo se tiene dovuto conto dei complessi rapporti di causalità della legislazione nello stato assistenziale. Sia sul piano metodico che su quello analitico la valutazione ha delle prospettive soltanto se messa in relazione con le diverse scienze sociali. La prima parte dell'ipotesi è sostenuta da un'argomentazione teorica. La seconda parte verrà documentata con l'ausilio di constatazioni emerse da un progetto di ricerca da poco ultimato, volto a determinare l'efficacia delle leggi - il nuovo disciplinamento delle scadenze nella legge sulla promozione dell'occupazione 1985 (BescFG 1985). La presentazione dei reperti della ricerca si basa su uno schema che prende in considerazione otto effetti. Questi permettono di illustrare in modo differenziato l'applicazione della legge, l'impiego delle ulteriori possibilità di determinazione delle scadenze, nonché gli effetti sull'assunzione e sull'occupazione. Per ciò che attiene ai problemi di metodo, ne vengono discussi soprattutto quattro: l'identificazione attendibile dell'oggetto da analizzare (contratti di lavoro a termine secondo il BescFG); le condizioni particolari di analisi nelle cosiddette proposte di regolamentazione - non si tratta né di norme né di divieti, bensì di ulteriori possibilità d'azione offerte agli operatori privati; la distinzione tra efficacia delle leggi e sviluppo globale della congiuntura; e, quale maggior difficoltà, la prova incontestabile dell'esistenza di una causalità tra legge, comportamento e miglioramento dell'occupazione. Questa esperienza offre un'ulteriore dimostrazione del fatto che la valutazione legislativa come "discipline carrefour" così come il metodo di legislazione, deve mettere a frutto principi scientifici di diversa provenienza al fine di muovere un passo in direzione di una maggiore aderenza alla realtà.
Le condizioni di lavoro della moderna legislazione sono il prodotto di un mutamento del carattere e della funzione del diritto nello stato assistenziale. Mentre agli inizi del nostro secolo Max Weber ne elencava le qualità formali - constatate e certificate - oggi il diritto ha sviluppato, in un contesto di costanti e massicci interventi su sottosistemi sociali, un duplice carattere: quale giustizia istituzionalizzata e quale mezzo di intervento sociale. La legislazione deve dimostrare nello stato assistenziale · di essere fondata su basi razionali e motivate: di riflesso deve così rispondere anche ad esigenze di metodo più elevate. Perché l'ordinamento dello stato sociale sia in condizione di rispondere adeguatamente a necessità di comunicazione e coordinamento sociale, superando le molteplici difficoltà d'accesso ai sottosistemi social tenendo conto delle interrelazioni tra questi sottosistemi e tentando di evitare incongruenze strutturali ai margini di tali sistemi : occorre mettergli a disposizione conoscenze scientifiche elaborate in modo metodicamente attendibile. La tesi è imperniata su un'ipotesi fondata su due constatazioni:
1) La valutazione legislativa è diventata una componente funzionale del processo di legislazione nello stato assistenziale. Se questa venisse a mancare, sussisterebbe il pericolo che le premesse di efficacia e legittimità insite nelle leggi non vengano adempiute.
2) La valutazione legislativa può adempiere il ruolo funzionale attribuitole nel processo di legislazione solo se tiene dovuto conto dei complessi rapporti di causalità della legislazione nello stato assistenziale. Sia sul piano metodico che su quello analitico la valutazione ha delle prospettive soltanto se messa in relazione con le diverse scienze sociali. La prima parte dell'ipotesi è sostenuta da un'argomentazione teorica. La seconda parte verrà documentata con l'ausilio di constatazioni emerse da un progetto di ricerca da poco ultimato, volto a determinare l'efficacia delle leggi - il nuovo disciplinamento delle scadenze nella legge sulla promozione dell'occupazione 1985 (BescFG 1985). La presentazione dei reperti della ricerca si basa su uno schema che prende in considerazione otto effetti. Questi permettono di illustrare in modo differenziato l'applicazione della legge, l'impiego delle ulteriori possibilità di determinazione delle scadenze, nonché gli effetti sull'assunzione e sull'occupazione. Per ciò che attiene ai problemi di metodo, ne vengono discussi soprattutto quattro: l'identificazione attendibile dell'oggetto da analizzare (contratti di lavoro a termine secondo il BescFG); le condizioni particolari di analisi nelle cosiddette proposte di regolamentazione - non si tratta né di norme né di divieti, bensì di ulteriori possibilità d'azione offerte agli operatori privati; la distinzione tra efficacia delle leggi e sviluppo globale della congiuntura; e, quale maggior difficoltà, la prova incontestabile dell'esistenza di una causalità tra legge, comportamento e miglioramento dell'occupazione. Questa esperienza offre un'ulteriore dimostrazione del fatto che la valutazione legislativa come "discipline carrefour" così come il metodo di legislazione, deve mettere a frutto principi scientifici di diversa provenienza al fine di muovere un passo in direzione di una maggiore aderenza alla realtà.